Qualche mese fa ti ho raccontato tutto quello che devi sapere per iniziare con MailerLite e oggi ci concentriamo su una delle funzioni più importanti da sfruttare per coltivare la relazione con le iscritte alla tua newsletter e far loro conoscere le iniziative che hai pensato per loro: le automazioni.
Essere costante con l’invio della newsletter è già un buon modo per assicurarti che le persone che fanno parte della tua lista non si dimentichino di te e dei tuoi servizi ma, se vuoi fare sul serio con questo canale di comunicazione, devi assolutamente conoscere e padroneggiare le automazioni. Se non sai da dove iniziare, ecco le 5 tipologie che ti suggerisco di creare con MailerLite.
Sequenza di benvenuto
Cosa succede quando le persone si iscrivono alla tua lista? Se la risposta è qualcosa del tipo “nulla, aspettano che arrivi il giorno della newsletter”, sappi che stai già partendo con il piede sbagliato.
Chi ti dimostra fiducia condividendo con te i suoi dati si aspetta quasi sicuramente un cenno di vita da parte tua, dopo aver concluso tutta la (noiosa) procedura di iscrizione tramite il doppio optin.
Se questo non avviene stai perdendo una preziosa occasione per fare un’ottima impressione fin dall’inizio quindi, anche se l’iscrizione è collegata allo scaricamento di un qualche contenuto gratuito, inizia a pensare a una breve sequenza di benvenuto.
Solitamente la prima email è una presentazione di te e del tuo mondo, così chi ti conosce poco o arriva nella tua newsletter senza conoscerti affatto ha a disposizione un comodo recap delle cose più importanti da sapere di te.
Sequenza di saluto
Per migliorare costantemente i tassi di apertura e di click delle tue newsletter e quindi assicurarti di avere in lista solo persone davvero interessate a te e ai tuoi contenuti, è bene fare pulizia ogni tanto.
MailerLite ha già una fantastica funzione che permette di disisicrivere in un click le persone iscritte da più di 6 mesi che non hanno mai aperto nessuna delle tue newsletter (si chiama “Clean up inactive”) ma ti consiglio comunque di impostare una sequenza di saluto ufficiale.
Il motivo è che così puoi filtrare le iscritte in base ad altri criteri (un arco temporale maggiore o minore) e gestire la disiscrizione in modo più personalizzato (ad esempio, confrontandoti con loro per avvisarle delle tue intenzioni e dar loro la possibilità di recuperare o meno prima che tu proceda).
In questo caso l’automazione prevede un’unica email (usa un titolo ancora più accattivante per aumentare le chance di attirare la loro attenzione) nella quale chiedi se sono ancora interessate a ricevere le tue newsletter. Poi basterà scegliere come conseguenza della non apertura la disiscrizione per ripulire la tua lista automaticamente.
Download dei freebie
Se, come nel mio caso, le persone si iscrivono alla tua newsletter tramite il download di un contenuto gratuito va da sè che debba partire una mail dopo ogni iscrizione.
Anzi, in base alla tipologia del freebie potrebbero dover partire più email: ad esempio, le mie Tool Pills per diversi anni hanno avuto la forma di newsletter bimensile prima di diventare un PDF quindi avevo impostato un’automazione che prevedeva più di 20 step.
Anche se il tuo freebie è un singolo contenuto (file, video, audio o altro) ti suggerisco caldamente di affidarti fin da subito alle automazioni per consegnarlo alle nuove iscritte, così eviterai inutili perdite di tempo e confusione dovute alla gestione manuale.
Tutto quello che dovrai fare è decidere quante email inserire nell’automazione del freebie e definire le varie impostazioni, tra cui il trigger (cioè l’azione che fa attivare tutto il flusso automatico) e il delay (il tempo che deve passare tra uno step della sequenza e l’altro).
Sequenza di ringraziamento
Questa tipologia è perfetta se sei un’artigiana e vendi le tue creazioni online ma è un’idea altrettanto buona da usare anche se offri servizi e prodotti digitali per ringraziare chi compra da te.
Anche in questo caso, non farti viva dopo che qualcuno ha acquistato qualcosa di tuo è davvero poco carino, senza contare che sicuramente avrai bisogno di comunicare qualche informazione di servizio per permettere loro di usufruire di quanto hanno comprato.
Vero è che magari hai già impostato parte di queste comunicazioni tramite la piattaforma che utilizzi per vendere i tuoi corsi online oppure le creazioni che realizzi ma fare un passetto in più (ed è il tipico lavoro che, una volta fatto, non ci pensi più per un po’) nella relazione con le tue clienti può portarti grandi benefici. Soprattutto se chi compra da te poi non si iscrive alla newsletter.
Sequenza di lancio
Si tratta di una delle automazioni più importanti che possano aiutarti a fare in modo che le persone che già ti hanno dimostrato fiducia e interesse (ma anche chi ancora non ti conosce) non si perdano iniziative e aggiornamenti rilevanti per loro.
Le sequenze di lancio possono avere svariate strutture e durate a seconda del servizio o prodotto da lanciare e di altre variabili come le caratteristiche del tuo brand e del tuo pubblico, ma una modalità che solitamente dà buoni risultati prevede 4-6 email a distanza abbastanza ravvicinata (tipo 24 ore).
La sequenza di lancio ti serve per esplorare l’iniziativa che vuoi lanciare insieme alle persone interessate: racconterai come è nata l’idea, perchè hai sentito il bisogno di concretizzarla, quali bisogni soddisfa e/o desideri realizza, che caratteristiche ha e perchè, cosa ne pensa chi l’ha già vissuta (se hai fatto dei beta test) ma anche le condizioni del lancio.
Insomma, la sequenza di lancio ti permette di dare grande risalto alla tua nuova idea e di farlo in un ambiente accogliente e selezionato, a differenza dei social dove l’interesse del tuo pubblico è combattuto tra mille altre iniziative interessanti (e dove ne parlerai comunque ma in misura minore e diversa).